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La Vergine dell’Eucaristia e… … il senso spirituale Manduria

Cercando di penetrare il Messaggio di Manduria - che giunge alla fine di questo ultimo secolo, e le Apparizioni sono ancora in corso nono-stante che il 23 ottobre 2005
si sia conclusa l’ultima Apparizione pubblica - la Madonna sta chiedendo in questi ultimi mesi di aumentare riparazioni, sacrifici e penitenze, e vuole estendere questa richiesta a bambi-ni e famiglie, perché il grande Progetto della Madon-na si deve realizzare. Questo è il momento in cui la Signora ha messo la “quarta”. È il momento in cui c’è l’accelerazione dello Spirito Santo, ed è per questo che coinciderà con l’accelerazione del demonio. (…)
(…) Manduria è parte di questo Programma che Gesù e Maria, insieme allo Spirito Santo hanno scrit-to, perché questo nostro mondo emerga dalla melma in cui, dopo tanti secoli di storia, inevitabilmente si è ritrovato. (…)
Non dobbiamo pensare a Gesù come ad un perso-naggio “storico”, ma dobbiamo camminare con Lui, altrimenti questa nostra vita va impoverendosi sempre di più, perché di Lui ne abbiamo solo un pallido ri-flesso e quindi di conseguenza non diamo la possibili-tà al Signore con il nostro atto di fede di cambiare e quindi di accompagnarci in questo “passaggio” im-portante della storia. In diverse altre occasioni ho voluto
ribadire quanto la Madonna ha riferito: chi ha fatto l’esperienza della Celeste Verdura ed è venuto a sporcarsi i piedi, ne è uscito purificato e ha fatto l’esperienza della “cappa di cristallo” (noi la chiamia-mo così), cioè l’esperienza di entrare in una dimen-sione che non appartiene a questo mondo. Infatti Ce-leste Verdura, da quando la Signora ha poggiato i Suoi piedi, ha smesso di essere un campo come tutti gli altri e da quel momento è diventata un lembo di cielo, un Paradiso in mezzo a noi, sicché da tutto il mondo vengono a chiedere le Grazie e le ottengono, perché il Signore non è sordo e ama distribuire i Suoi doni, la Sua Misericordia come vuole. Grande Teso-riera di tutta questa ricchezza da distribuire è Lei, no-stra Madre. E in questi nostri giorni la vuole distribui-re maggiormente perché come la Grazia è tanto pre-sente, così sovrabbonda anche il peccato e l’azione nefasta del demonio. (…)
Quindi come abbiamo detto prima: entrando in Ce-leste Verdura, noi abbiamo la sensazione di un rapi-mento, cioè i problemi ci sono sempre davanti, ma sentiamo uno stato di leggerezza spirituale. È come se un bel momento questi problemi non fossero più no-stri, ci venissero incontro ma non ci pesassero più co-me quando siamo entrati. Ed è questo l’ “accompagnare” della Madonna. È come se la Mam-ma ci dicesse: “Vedi, entrando in questo luogo Io ti faccio sentire quello che ti ho detto 100 volte nei mes-saggi”. Se tu vuoi realizzare il Suo Messaggio, tra-sporta la realtà di Celeste Verdura dove vivi e dove sei. In effetti la Madonna, in tutti questi anni, ha volu-to che ci muovessimo per estendere questo richiamo perché molti luoghi del mondo diventassero irradia-zione del Suo Messaggio, perché questo Messaggio fa bene, questo Messaggio è importante, questo Messag-gio serve alla Chiesa. Vedete, dove arriva la parola di Maria SS., viene accolta con spirito di umiltà da laici, da sacerdoti, da persone qualsiasi, semplici. La Ma-donna crea un “giardino” e lì dà anche abbondanza di doni, abbondanza di sacerdoti, abbondanza di voca-zioni. Tutto è abbondante dove c’è la Madonna, per-ché Lei è la Sposa della Provvidenza. Ecco perché per noi è veramente importante capire che il Messaggio di Manduria non è un Messaggio che resta soltanto at-taccato ad altri come fosse una collana entro cui sono infilate tante perline. È un astro! Questo Messaggio riluce nel Progetto di Dio, perché vuole arrivare al “centro” della Chiesa… oggi malata! La più grande patologia nostra, dei cristiani ormai ridotti a un nume-ro così esiguo, che se ci saltano addosso non sappiamo nemmeno proteggerci per quanto siamo diventati pochi. (…)
(…)Da dove la chiesa può essere salvata? Innanzitutto se è vero che la Chiesa è una, santa, cattolica, apostolica, innanzitutto la deve salvare dalla divisione. E noi all’interno siamo divisi con le Chiese sorelle, siamo divisi in tan-te fazioni, siamo divisi all’interno della gerarchia. Siamo ancora ad un livello talmente preistorico che c’è ancora la diatriba teologica se accettare o rifiutare la Madonna come Corredentrice. Ma se lo san-no anche i bambini! È un problema teologico per chi si fa tanti proble-mi, per chi è lontano dalla sempli-ce e umile Maria di Nazaret! E tut-to è un problema, tutto è una trage-dia! La nostra cara e tenera Vergi-ne che non si fa tanti problemi nell’atto di mettere al mondo que-sto Bambino, non si chiede… non mette davanti a questo Disegno di Dio tutte le problematiche umane e, come oggi accade che appare anche S. Giuseppe insieme alla Madonna, ci occorre capire l’esperienza di Giuseppe che è un modello per noi importante da ri-scoprire. (…)
Noi siamo cristiani, figli di Ge-sù ma anche sposi di Gesù, perché la Madonna è figlia del Suo Figlio. Se noi entriamo in questo linguag-gio, in questa dimensione meravi-gliosa di Dio che non si attiene so-lo al linguaggio del sangue e della carne, ma va oltre, allora capiamo il senso spirituale dell’Apparizione di Manduria, altrimenti resta un fatto superficiale, resta una storia come tante. Così non deve essere, perché in questa storia ci sono altre storie che si intrecciano: bambini che hanno preso sul serio il richia-mo della Madonna di offrire sé stessi come sacrificio, donne, uo-mini che pur essendo stati chiamati alla sofferenza hanno detto: “Gesù, io ci sto. Vengo a partecipare alle Tue sofferenze per amore della Madonna e dei miei fratelli”. Que-sta comunione che ci fa essere “cattolici”. La Madonna a Mandu-ria è venuta a richiamare i cristiani a questo senso “cattolico”, come diceva don Stefano, dilatato dall’amore universale. Solo così in questa dimensione circocentrica noi capiamo perché la Madonna si è dichiarata: “Io sono la Vergine dell’Eucaristia”. Noi siamo in que-sta dimensione circolare, entro cui tutto cammina: le nostre storie, le nostre tragedie, i fatti politici, tutto quanto fa parte della nostra espe-rienza di vita. (…)
Da che cosa la Chiesa può esse-re salvata? Deve essere salvata da questo senso di insoddisfazione: la Chiesa è insoddisfatta! Quando diciamo Chiesa, non diciamo loro (N.d.R.: indica don Stefano) anche di loro…loro con noi . Questa Chiesa che non sa più dove collo-care la propria esperienza e dove mettere la Vita, la presenza di Ge-sù. E a Manduria la Madonna dice: “Ma, cari figli, se voi continuate a tenerMi fuori dalla vostra esperien-za, voi vivrete una vita inutile. Voi correte, venite, andate, costruite, ma piangete su voi stessi perché tutto quello che fate, lo fate senza la benedizione di Dio”. Ed Ella come Vergine dell’Eucaristia in-tende dire a tutti quanti: “Cari figli, ricominciate a chiedere a Dio che vi benedica su ogni cosa che porta-te nel cuore”. Quando noi faccia-mo le cose a modo nostro e partia-mo senza lo stadio della Grazia di Dio (lo dico a mie spese perché come voi, avendo fatto l’esperienza della Madonna, anch’io ho avuto i miei momenti di ribellione) sbagliamo e siamo infe-lici. A un certo punto della nostra vita siamo costretti a tornare indie-tro e ci rendiamo conto di aver per-so tanto tempo. Così quando uno inizia un rapporto affettivo con qualcuno e parte col piede sbaglia-to
solo chi ama Gesù, Lo fa trionfare; gli altri non servono a niente: fan-no solo “riempimento” nella Chie-sa. E la Madonna è triste per que-sto, perché ciascuno di noi rappre-senta una chiamata: lo sviluppo di un Progetto di Dio. (…)
Il “centro” dell’Apparizione a Manduria è questo atto di Ripara-zione che la Madonna vuole rega-lare al Padre, perché questi saranno i tempi del riconoscimento da parte dell’umanità della Signoria di Dio.
La Madonna ha detto: “Gesù ha un grande Progetto: di ristabilire con l’uomo una tale e grande amicizia che durerà per molto tempo e ci saranno dei lunghi momenti di pa-ce”. Il problema che la Madonna si pone è quello della famiglia, che, essendo portatrice di una grande forza trainante, è in una tremenda crisi. La Madonna è preoccupata per le nostre famiglie che versano in una situazione apocalittica! Quale apocalisse più drammatica di genitori che non si parlano più tra loro e di figli che preferiscono andare a morire un sabato sera o un venerdì sera lontani da casa, lontani dal focolare domestico? Il demonio esaspera le nostre fami
glie, e vedete come in questi giorni noi “cadiamo” se non siamo attac-cati alla Madonna. Non abbiamo la forza per resistere, perché le tenta-zioni, le guerre che sono mosse costantemente nei nostri confronti, sono di enorme portata rispetto alla nostra forza e alle nostre facoltà mentali. Se non ci armiamo fino ai denti della benedizione di Dio, noi non possiamo nemmeno uscire da casa nostra perché siamo fatti fuori subito. Allora come fanno i nostri figli ad andare verso questa società così violenta ed aggressiva, se non hanno dentro un fondo di sicurezza che parte dal cuore della famiglia? (…)
La Vergine dell’Eucaristia a Manduria ci ha fatto capire che più ti avvicini a Gesù, più Gesù ti dona la croce. Fa parte dell’amore, della persona che ama: ti dà quello che ha. Gesù ti dà la Croce, ma la Cro-ce di Gesù non è la croce nostra. La Croce del Signore è la libertà interiore, quella che ti fa morire anche dentro un lager senza sentirti in galera. E questa libertà, che P. Pio e tanti altri sentivano quando erano costretti in questa assoluta chiusura, è quella forza che ti fa dire: “Io vado nel mondo. Non pre-tendo di cambiarlo, ma il mondo non mi cambierà. Io ho le mie ide-e. Gesù mi ha detto… la Madonna mi ha insegnato…”. Ecco, cari a-mici, se voi incontrate la Madonna nei messaggi, voi siete persone di-verse, non siete più costrette ad abbellirvi fisicamente per apparire diverse, perché in quel momento da voi nascerà una bellezza diver-sa, quella che va oltre l’ombretto, il mascara, quello che “maschera”, con cui vogliamo apparire un po’ meglio di quello che siamo. Ma guardate che se siamo brutti, pure col rossetto si vede, anzi certe vol-te è peggio. Quindi questi tratti della bellezza di Dio sono così pro-fondi che una persona che resta “sopra”, superficiale, non conclude mai niente nella sua vita. (…)
Prima abbiamo pregato le lacrime di sangue e di olio: non c’è niente di più profondo del sangue e dell’olio che penetra. E la Madon-na ha usato questi due elementi per farci capire che il mondo può vera-mente avere grandi vantaggi se: a) fonda tutto sul Sangue di Cristo; b) si lascia condurre dall’azione dello Spirito Santo. Ma lo Spirito Santo non resta dove ci sono persone or-gogliose, lo Spirito Santo non pre-ga dove ci sono persone che semi-nano la zizzania, non resta là dove la comunità rinnega lo Spirito inte-riore e resta alla superficialità del Vangelo. Ecco perché le Appari-zioni fanno male alla gente super-ficiale che dice: “Che necessità c’è di fare tanta penitenza, e magari di vegliare la notte?”. Non ci basta tutto quello che il demonio ci ha dimostrato! Lui, sì, che veglia e fa vegliare, avendo innalzato i “templi” della sua gloria. Lui sì invece è padrone della notte che ogni giorno porta al suo culto, mentre invece noi pensiamo stupi-damente che Dio non abbia biso-gno delle nostre penitenze. La Ma-donna nelle Apparizioni, e special-mente a Manduria, dice l’esatto contrario: penitenza, riparazione, sacrificio, sacrificio, sacrificio… “Il sacrificio di accettare tutto quello che abbiamo dentro casa nostra oggi - dice la Vergine dell’Eucaristia - è la più grande consolazione per Gesù”. Noi ab-biamo un grande compito che Dio ci ha affidato, che è quello di pren-derci cura delle persone che ci so-no state affidate. Vedete, cari ami-ci, come la nostra Italia e tante fa-miglie oggi vivono dentro la divi-sione più totale. Questa divisione è l’effetto della mancanza di fede. Dove ci sono famiglie che pregano e si sposano nel Nome di Gesù, anche se hanno momenti di caduta, si rialzano. Se in quella famiglia c’è stata preghiera, la preghiera continuerà con i suoi effetti di be-nedizione. E anche se nella fami-glia qualcheduno ha tradito l’altro, passerà un tempo, due tempi, tre tempi, alla fine Dio trionfa in quel-la famiglia. (…)
La Madonna è venuta per dare una grande forza spirituale e quan-do ha detto: “Vengo nel cuore del Mediterraneo”, siamo certi che è venuta a piazzare un bastone di “fuoco” in un bacino che potrebbe diventare un bacino infuocato, un bacino dove un confronto con cul-ture e anche religioni potrebbe di-ventare non un fatto positivo. Allo-ra, amici miei, che ne sarebbe dell’Italia? Quello che noi non possiamo immaginare… Ma la Madonna già lo sa! Allora lascia-moci guidare. Quando vi doman-deranno: “Avete conosciuto Man-duria? Che cos’è Manduria?”, voi rispondete: “Manduria è il segno dell’Unzione della Madre. Io sono chiamato, dovunque mi trovi, a dire ai miei fratelli che la Madonna ha deciso che i cristiani si salve-ranno”. Mi dispiace per il demo-nio, ma accadrà come alla battaglia di Lepanto né più né meno, perché è Lei la Signora delle vittorie.
Stralcio sulla meditazione di Debora
a Nembro (Bg) 31.01.2009
(Testo integrale su www.verginedelleucaristia.net)

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