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Chi è la Vergine dell'Eucaristia?
Quando qualcuno ascolta un nome così, si fa tante domande. Oggi noi, attraverso la no-stra umanissima voce, vogliamo cantare la Sua gloria. Vogliamo farLa conoscere, così come Lei si è fatta conoscere a noi. Non è altro che una trasmissione. Noi esseri umani, con tutta la potenza dello Spirito, non saremo mai in grado di trasferirvi tutta quanta la luce, la grazia, la gloria del Signore Gesù… e tanto meno della Sua Santissima Madre. Ma noi chiediamo a Loro la grazia di illuminare le nostre parole, affinché i nostri fratelli siano colpiti nella maniera più indicata per il proprio risveglio, per la direzione alla propria chiamata.Chi è la Vergine dell'Eucaristia? È la Signora di Lourdes. È la stessa Signora di Fatima. È la stessa Signora che sulle montagne de La Salette ha mostrato ai Suoi due bambini come una madre può essere afflitta a causa di alcune nostre situazioni, che i figli procurano al Padre. La Vergine dell'Eucaristia è la Signora delle Vittorie, la stessa Signora che ha fatto vincere la battaglia di Lepanto, la Signora che è andata a Guadalupe e ha istituito la dignità. La Vergine dell'Eucaristia è Maria, la Madre di Gesù che sta apparendo in questo “tallone” d’Italia. Alcuni sacerdoti americani, che stanno conducendo uno studio sugli scritti di questa Rivelazione, hanno forse identificato nella globalità della visione mariana quel “calcagno”, con cui la Madonna sta richiamando il mondo a questo “pronunciamento”, a questo grande Trionfo,
che Ella ha annunciato.
Manduria appartiene alla dimensione del sud e come ogni sud (in tutto il mondo, in tutta la storia) coincide (e sempre coinciderà) al luogo più dimenticato, al luogo che spesso riceve tante, tante incomprensioni di “diversità”. Maria Santissima appare nel Sud Italia perché è venuta a ricordare una “promessa” che molte creature hanno dimenticato: “Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà”.
Per noi ora dire Vergine dell'Eucaristia è come dire Mamma, è come salutare Colei che ha messo nelle nostre anime tutte quelle piccole cose, che non conoscevamo e che oggi sono la nostra ricchezza. Non è, come diceva San Paolo, che ci compiacciamo tanto di queste persecuzioni, però è come se la Ma-donna ogni giorno di più, ogni passo in più che facciamo ci procurasse con queste sofferenze, con queste incomprensioni, una gioia che è davvero incomprensibile, una gioia che ci dà una libertà interiore, che non ci fa temere soprattutto le sfide, che i giovani oggi devono affrontare.
Chi è Maria nella complessità di questo mo-mento di “passaggio” e di ri-evangelizzazione (e non di evangelizzazione, come molti amano dire)? Se è vero, che se siamo cristiani, personalità corporativa (“…erano assidui nell’Agape con Maria, la Madre di Gesù…) Maria ha un ruolo. È Madre di Gesù (non è l'ultima arrivata), quella che molti vorrebbero continuamente tenere fuori della porta della Chiesa, facen-do apparire che Ella stia quasi per caso dentro la vicenda di Jeshua, il giovane Rabbi di Nazareth.
No, Maria - Atti degli Apostoli 1,14 - era con loro assidua nella preghiera, nel digiuno, nello spezzare il Pane per sostenere la loro fede nel momento in cui i discepoli, divenuti apostoli, nonostante avessero avuto la presenza e la testimonianza di Gesù, erano ancora intimoriti, come oggi lo sono molti cristiani all'interno anche delle nostre parrocchie spesso morte e vuote. Questa “realtà di Maria” nelle agapi la ereditiamo fin dall'inizio. Dunque, che ci piaccia o meno, Maria è da sempre la Corredentrice, l'Avvocata e la Mediatrice. Ella era già presente nella mente del Padre prima ancora che fosse concepita da sua madre. E intercedeva e pregava, rivolgendosi con le Sue preghiere al Padre, in vista di Lui (Gesù). Se è vero che tutto è stato fatto in vista di Lui, ecco che Maria è stata voluta, come altra forma, forma perfetta di Dio, per dare a Gesù la “Gerusalemme”, quel “nido” entro cui Gesù, scendendo dal cielo e venendo sulla terra, non sentisse dentro di Se direttamente il gelo della nostra umanità, ma scendendo dai cieli del Seno del Padre al cielo del Seno della Madre si con-segnasse a noi, Suoi fratelli, attraverso questo Grembo entro cui, se vogliamo arrivare a Lui, noi dobbiamo tornare per essere rigenerati. Da qui parte il mistero mariano!
Da sempre sappiamo che una Donna avrebbe schiacciato la testa all’orgoglioso ingannatore, l'usurpatore delle anime, che come ieri e ancor più oggi (in tutto il corso della storia) mostra i suoi progetti nefasti su tutta l'umanità. Maria dunque è destinata, (Continua a pagina 7)
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profeta del Padre, ad essere Arca delle Alleanze. E dunque Ella squarcia il velo della storia: diventa Arca dell'Alleanza e introduce “gli ultimi tempi”. Sbaglia-va San Pietro quando diceva: “… in questi ultimi tempi…? Sbagliava San Paolo, quando si riferiva a quei tempi escatologici, in cui Dio avrebbe manife-stato la Sua potenza attraverso il Figlio? Non sbaglia-vano. E sbagliamo noi, se oggi avvisiamo nella nostra società gli ultimi tempi? No, non sbagliamo perché se è vero che Maria ha introdotto il nuovo popolo di Di-o, quello rinnovato, nella seconda Alleanza, oggi spetta a Maria, che è stata formata da Dio con tutta la Sua potenza, introdurre l'umanità, che sta com-piendo un “passaggio” importante, dentro una per-fetta conoscenza di questa nuova Alleanza.
Sono passati duemila anni circa. C'è un grande Progetto. Maria attende, insieme al Padre, che lo Spi-rito Santo rinnovi questa Chiesa, che fa il suo corso verso la Verità, attraverso il ministero pietrino che è infallibile. Il Papa non può sbagliare entro il suo ma-gistero, ma gli uomini nella loro umanità sono fallibi-li. E dunque la Chiesa fa questo cammino nella Verità e Maria Santissima - la Donna insieme allo Spirito – conduce quest'umanità che sta andando sempre più, nel corso della storia, in un deserto di aridità. C'è un Disegno immenso, infinito, che satana conosce e che è far ritornare l'uomo a Gesù. Oggi siamo come al tempo in cui la Luce venne e non fu riconosciuta, e tutto il mondo deve sapere che Gesù Cristo è il Si-gnore e ogni ginocchio ha necessità di piegarsi sot-to il Suo grande Amore. Incontro a questo grande Progetto, in cui tutto il mondo finalmente guarderà in Cristo Colui che salva, ecco la storia comincia ad av-viare i suoi passi. Compaiono dunque nella storia dell'uomo tante situazioni e tanti interventi celesti (dal Sacro Cuore di Gesù al Cuore Immacolato di Maria), che fanno presagire come l'essere umano arri-verà a una perfetta conoscenza della “realtà” sopran-naturale, che molti credono ci sovrasti, mentre invece è pienamente in mezzo alla nostra esistenza umana e ordinaria. Satana conosce questa “realtà” e inizia a fomentare nei cuori degli uomini la più grande delle ribellioni. Comincia così anche il progetto nefasto, che coincide stranamente con il secolo della “lucidità” mentale dell’uomo, della cultura, dell’avanzamento nella conoscenza di altri mondi...
Ed è per questo che satana comincia questa sua azione, illudendo i potenti del mondo attraverso la fama, la gloria, il predominio, e ogni sorta di poteri temporali. Ma il Regno di Gesù non si è mai imposto. Lo abbiamo saputo quando Gesù disse a Pilato: "Il Mio Regno non è di questo mondo". Il modo di re-gnare di Gesù non è quello di un uomo che impone. Il Regno di Gesù è una proposta. Così Gesù, insieme al Padre e allo Spirito Santo, architetti meravigliosi del-la vita, ha scelto un modo singolare di avvertire l'u-manità anche attraverso queste realtà soprannaturali, che conducono gli uomini come la stella condusse i Re Magi davanti ad un Bambino dentro una grotta. Dice il Grignion de Montfort: "Come puoi essere cristiano, se non sei mariano?" Come puoi ottenere questo Figlio, rifiutando il “Dono” di Colei, che si è fatta Arca per renderci accessibile questo Dono? È ingiusto! Non è intellettualmente onesto pensare che Maria non abbia un ruolo fondamentale. Gesù ha sta-bilito, che il mondo ritorni proprio attraverso il Cuore della Sua amabilissima Madre, il Cuore immacolato di Maria, “trionfante” su tutte queste potenze inferna-li. La Madonna appare a Manduria ad una ragazza che, data l’età, dovrà abbracciare più generazioni nel corso del tempo e a queste generazioni dovrà comuni-care quello che ha sentito, ma dovrà soprattutto dire ai suoi fratelli che, a loro volta, hanno una missione importante. Qual è questa missione, carissimi amici? Siamo in un momento di “passaggio epocale”, co-me fu al tempo di Mosè in cui la gente, per uscire dalla schiavitù, stava facendo un cammino di “passaggio” importantissimo. Oggi questo “passaggio” di millennio rischia di consegnare alle generazioni che vengono l'ateismo più pratico, l’intolleranza più totale. E alcuni dicono che questo modo di andare avanti non può che finire in una colli-sione totale, in uno scontro di culture e di religioni. La Madonna non ha questa visione. La Madonna par-la invece di un momento di grande Restaurazione. Ella ci dice che, come si sono fatti tanti (troppi!) pas-si incontro alla “materia”, così adesso si devono fare altrettanti più passi verso la “spiritualità”. E servono dei “giganti”! Allora ecco che ci svela l'emblema, con cui Lei è apparsa a Manduria.
La Vergine dell'Eucaristia non viene con un bam-bino tra le braccia, ma viene con un'icona, lo stemma di Giovanni Paolo II, questo gigante! Tutti sappiamo i fatti relativi alla sua vita, anche della sua devozione alla realtà di Fatima. Giovanni Paolo II con il suo motto (Totus tuus) ha voluto richiamare tutta la Chie-sa. Non è un caso che la Vergine dell’Eucaristia dopo tredici anni abbia terminato la Sua Apparizione pub-blica a Manduria il giorno 23 ottobre 2005, il giorno stesso in cui a Bari si concludeva il Congresso Euca-ristico, che aveva indetto Giovanni Paolo II ma che non aveva potuto, come dire, concludere.
(dalle meditazioni di Debora - Firenze 14.01.2007

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