Translate

Ricordando Don Renzo di cui si è fatta memoria nelle sante messe

IL NON FACILE PERDONO .Una volta ho scritto come prefazione ad un mio libretto: "E' una gran bella cosa il perdono ma, come tutte le cose preziose, ha il suo prezzo". Alla mia cara Debora che conosco profondamente voglio dire di proseguire sui passi dell'infinito e caritatevole perdono. Una volta Gesù le ha detto:"perdona, perdona, perdona all'infinito..."Ogni giorno offro a Dio la mia condizione di malato e la mia sacerdotale vita perchè questa fanciulla non si abbia mai a scoraggiare per avere offerto a Dio il proprio si. Gli uomini si ingannano spesso solo quando non conoscono  e per "conoscere una persona devi mangiare con questa almeno 7 kg di sale". Questo è il mio parere e voglio ricordare che ciascuno ha il diritto di esprimerlo liberamente. Più volte in questi anni mi hanno chiesto un giudizio personale sulla vicenda di Manduria e pur riconoscendo delle ombre come daltronde in ogni opera che si realizzi tra gli uomini,non ho ad oggi cabiato parere anzi le ultime notizie mi  rafforzano: Debora non ha mai inventato nulla!
Fin da subito vi era evidenza che la farina non fosse del proprio sacco e già questo dovrebbe allontare sospetti di altra natura. Quanto a provenienza diabolica bisognerebbe provarla e non basta la testimonianza nefanda di chi "vicino"non  raggiungendo i personali interessi ne vorrebbe raccontare di tutti i colori. Io ad esempio di cattive persone accanto a lei ne ho conosciute e non mi sono tirato in dietro quando c'era da dichiararlo. Al tempo non mi piacque come certe figliole o fratelli s'approfittassero della bontà e degli spazi che generosamente Debora metteva a disposizione: ancora oggi continuo a pregare per loro.Ma tutto questo non basta per dichiarare che gli elementi nella storia di Manduria siano falsi. Bisogna riflettere! Ci sono ancora dei dossier medicali che neppure sono stati vagliati perchè non resi noti. So che P. Laurentin ne ha visionato uno e ritenuto particolrmente valido perchè innanzitutto realizzato in tempi non sospetti. Indubbiamente la forte rimarcatura della Curia locale ha dalla parte sua documenti che dicono il contrario ma il poterli mettere a disposizione di quanti volessero capire certamente sarebbe un segno di evangelica trasparenza. In fondo non si può dire ad alcun individuo di essere tacciato di... e poi non dargli la possibilità di accertarsi, fare rimostranze od altro.
L'ubbidienza tuttavia Debora la deve pienamente al Signore attraverso la sottomissione ai superiori ma questa è un'altra storia rispetto alla valutazione dei fatti che benchè firmate da persone note in certi campi mancano di molti e credibili riscontri. Mi fa specie uno fra alcuni quella del Dott. Gagliardi che con tesi pittoresche vuole rendere credibile quanto non è valutato secondo alcun metodo scientifico (vedi equipe per gli studi su Medjugorje). Addirittura viene dichiarato in certi quaderni di psicologia che Debora sia  stata sottoposta a vari test ove in realtà tali  relazioni sono  costruite sulla base di un fugace incontro in cui la ragazza obbligata, dal consigliere spirituale Padre G. Civerra allora rettore del SS Salvatore di Andria, rispose ad alcune semplici domande. Le fu applicato un elettrodoto al dito collegato alla cosidetta macchina della verità, un oggetto pressochè ridicolo già venti anni fa in america dichiarato inapplicabile al fine di attestare il vero o il falso. Un episodio raccontato circa quell'avvenimento ci fa megliuo capire. Le fu chiesto se lei si chiamasse con il suo nome e cognome e la risposta  del tracciato segnava che era falsa! Come poteva aver mentito sul suo nome? Eppure l'impulso che dava origine al negativo era dato dalla persona che aveva proprio quel nome e cognome!Ecco questo è solo la punta di un'iceberg a cui non si è voltuto mai dare riscontro ad altra voce. Lo stesso P. Civerra oggi sacerdote missionario nella famiglia dehoniana e non sospeso a divinis come qualcuno ritiene,che io sappia, si è messo a completa disposizione per spiegare molti punti che con poca avvedutezza sono stati sommati per un verdetto finale troppo frettoloso. Forse che a nessuno importa ascoltarlo? A volte si dimentica che dietro queste esperienze ci siano delle persone, a volte dei ragazzi crudi e inesperti la cui unica colpa è di essere vivaci.Guai però se li lasciamo soli o peggioancora li esponiamo al fanatismo popolare che fa di queste persone degli interpreti personali dei loro desideri o progetti. Anche noi sacerdoti in uno stato del genere saremmo soggetti a forti scosse psico somatiche. Risulta dai fatti che Debora è stata trattata con durezza sin dall'inizio e fatta oggetto di giudizio da sacerdoti appartenenti al movimento sacerdotale mariano che io stesso ho fondato insieme a Don Gobbi e diretto per ben dodici anni curando pubblicazioni ed edizioni in lingue dei manoscritti. Questo non mi è piaciuto! Se una persona non partecipa a forme di proggettualità diverse dalle mie non vuol dire che sia da risprovare! Questa è stata ad esempio una prima pietra scagliata a mano forte che è evidentemente pesata e via via il resto come la storia del Don P. Capobianco. Quando la ragazza lo conosce per l'intervento di laici impegnati presso la parrocchia  Paolo VI° in Taranto egli riveste la carica di viceparroco e non risulta fosse fuori dalla Chiesa. Alcune vicende passate del prelato si infilano nella realtà di Manduria solo per la frequentazione che il prete avrà con il posto ma di sicuro non  ha colpa la giovane veggente che lo conosce come daltronde conoscerà decine e decine di preti con gravissime situazioni personali e che tuttora rivestono anche cariche importanti nella chiesa. Io credo che il battere e ribattere su questo chiodo per incidere malevolmente non sia per nulla conveniente perchè  può divenire nel lento scorrer del tempo un'arma a doppio taglio; come direttore spirituale di moltissime anime, anche con doni riconosciuti dai loro superiori, posso dire che tali conoscenze possono dare sfogo a rivalse per riscattarsi. Debora stessa sa che quanto conosce non dovrà mai renderlo noto se dette segretamente; lei non è un prete con l'obbligo del segreto confessionale ma in qualche modo chi in lei ha riposto le proprie riflessioni merita essere tutelato ma facciamo grande attenzione perchè troppi pasticci ho visto combinate in oltre mezzo secolo di Messa.

Nessun commento:

Posta un commento