Che motivo avrebbe avuto Edson, un ragazzo che riceve dialoghi dal Cielo che sono stati subito riconosciuti dal Suo Vescovo, a scrivere ad una ragazza calunniata e non creduta per aver avuto lo stesso suo dono?

Cara Debora, mi chiamo Edson Glauber, ti mando i miei saluti e prego per il tuo coraggio. Quando ero a Trieste in occasione della testimonianza sulla mia esperienza (con la Madonna del Rosario e dei Giovani) soggiornavo presso degli amici, Gesù nostro Signore mi ha chiesto di pregare per te e per la tua grande missione.

Coraggio sorella mia, io intercedo davanti alla Vergine Maria perché i Loro Cuori Santissimi sempre ti aiuteranno e ti proteggeranno.

Perdona quelli che dicono cose terribili, loro sono piccoli e capiscono! Ti mando un grande abbraccio, oggi sono in Aeroporto di Milano e non potevo tornare in Amazzonia senza scriverti questo. Se avrai tempo scrivimi perché ho da parlarti in gran segreto. Pace e bene.

Tuo fratello Edson Glauber

Mons. Carillo Gritti, Vescovo di Itacoatiara, città dell’Amazzonia ha bene accolto i fenomeni straordinari di Itaparanga vissuti in prima persona da Edson Glauber de Souza Coutinho. Dal 1994 al 1998 la Madonna ha inviato i Suoi Messaggi dati al pubblico tramite il direttore spirituale P. Danilo Cappelletto.

Edson è stato invitato dalla Madonna a venire in Italia per diffondere la devozione a S. Giuseppe, ma anche di testimoniare alcuni luoghi di apparizioni mai riconosciuti. Per questo si è recato in Bonate (BG) ove la Madonna gli ha parlato come Regina della Famiglia.

Mons. Gritti ha già annunciato di voler costruire un santuario ad Itaparanga dedicato alla Madre di Dio. La pubblicazione della lettera che Edson Glauber ha inviato il 12.01.2008 è interessante  sul profilo della controversia che anima da anni il Messaggio di Manduria. Si è deciso di pubblicarne una parte del contenuto unicamente per capire l’amore, il valore della sofferenza riparatrice che Debora ha accolto con la sua vita. Ciò vale di meditazione anche per quelle associazioni, gruppi o redazioni cattoliche occupate a diffondere i diversi carismi attorno alla cui credibilità hanno costruito la loro.

Prendere in esame la testimonianza di Edson, non sulla persona di Debora ma sulla sua “grande” missione, faccia riflettere circa i personali giudizi espressi che con buone probabilità hanno potuto pesare a svantaggio dei desideri della Vergine dell’Eucaristia. Un grazie vada ad Edson e a tutte le altre voci di Dio che accompagnano ovunque il cammino spinoso della giovane Debora.